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LOUIS VUITTON PROTAGONISTA…NON SOLO IN PASSERELLA, PER UN PAIO DI CALZINI: IL CASO POCKET SOCKS V. LOUIS VUITTON

Sarà Louis Vuitton a chiudere, il prossimo 1° ottobre, la fashion week di Parigi. La maison parigina, punta di diamante del gruppo LVMH, non è, tuttavia, impegnata in questo momento soltanto con i preparativi per le passerelle, dato che anche il team legale è coinvolto in una questione di particolare interesse relativa ai diritti di proprietà intellettuale collegati ad uno specifico capo di abbigliamento: i calzini.

 

Infatti, lo scorso 20 giugno la società statunitense Pocket Socks, Inc. piccola azienda specializzata di Carlsbad, CA, ha incardinato un’azione legale dinanzi alla Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Sud della California. I convenuti risultano essere Louis Vuitton Malletier, Louis Vuitton North America e lo stesso direttore creativo della linea uomo, nonché musicista e designer, Pharrell Williams. Le basi giuridiche dell’azione risultano essere la presunta violazione dei diritti di titolarità dell’attrice su marchio e trade dress, conferiti, sul territorio statunitense, dalla legge federale battezzata Lanham Act, nonché la presunta concorrenza sleale ai sensi della relativa legge dello Stato della California. Sulla base di ciò, si richiede al tribunale non soltanto di accertare la violazione dei diritti sopracitati, ma anche di emettere un'ingiunzione che impedisca l'uso della dicitura "Pocket Socks", di assegnare un risarcimento economico e di classificare la causa come un "caso eccezionale" in modo da consentire il recupero delle spese legali sostenute.

 

Da una parte, Pocket Socks, Inc., fondata da Evan Papel, concentra dal 2002 il proprio business nella vendita di calzini provvisti di una tasca con cerniera al prezzo di circa 20 dollari al paio, prodotto disponibile online tramite il sito pocketsocks.com. I diritti citati dall’attrice sono tre registrazioni di marchio statunitense per il segno “POCKET SOCKS”, ossia la registrazione n. 4414045 del 2013 e la registrazione n. 4200363 del 2012, entrambe relative a calze, a cui si aggiunge la registrazione n. 7429144 del 25 giugno 2024 per lo stesso prodotto. L'ultima delle registrazioni è stata inserita nel Registro Supplementare, riflettendo la valutazione dell'Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti (USPTO) secondo cui il marchio “POCKET SOCKS” risulta  "puramente descrittivo". Le prime due registrazioni, invece, sono state inserite nel Registro Principale in base alla Sezione 2(f) del Lanham Act, poiché Pocket Socks, Inc. sostiene che, nonostante la natura descrittiva del termine, POCKET SOCKS ha acquisito valore distintivo come marchio grazie a un "uso sostanzialmente esclusivo e continuativo" per almeno cinque anni prima della presentazione delle domande che hanno portato alle rispettive registrazioni. Difatti, negli ultimi vent'anni, secondo la posizione del titolare, il marchio ha guadagnato la fiducia e il riconoscimento dei consumatori, arrivando persino a partecipare a Good Morning America e a collaborare con The View.

 

Dall’altra parte, nel giugno 2023, Louis Vuitton, sotto la guida di Pharrell, ha introdotto una propria linea di calzini con tasca. Oltre a utilizzare la stessa denominazione tutelata dal marchio dell’attrice, i prodotti di Vuitton riproducono fedelmente il design dei Pocket Socks. Secondo quanto riportato nella memoria introduttiva, si tratterebbe di una violazione deliberata dei diritti di proprietà industriale e dell'immagine di Pocket Socks, con l'intento di sfruttare la reputazione faticosamente costruita dall'azienda.

 

Dunque, la causa intentata da Pocket Socks denuncia la violazione di previsioni appartenenti a diverse leggi chiave a tutela della proprietà intellettuale sul territorio statunitense: in primo luogo, la violazione del marchio si verifica quando, ai sensi del paragrafo 1114 del Lanham Act, un marchio registrato da parte di terzi è usato in modo tale da generare confusione tra i consumatori, uso che è considerato appunto illecito. Nel caso in questione, Pocket Socks afferma che l'uso dell’identico nome "Pocket Socks" da parte di Vuitton porterà i consumatori a credere erroneamente che i calzini di Vuitton siano prodotti, approvati o affiliati a Pocket Socks. In secondo luogo, occorre precisare in cosa consiste la violazione del trade dress che, in conformità al paragrafo 1125(a) del Lanham Act, tutela i design che servono ad identificare und brand. Pocket Socks afferma che Vuitton ha copiato il design distintivo dei calzini con tasche, riconosciuto dai consumatori come una caratteristica tipica e identificativa dei prodotti Pocket Socks. In terzo luogo, si denuncia la violazione del brevetto di design, sottolineandone la titolarità da parte di Pocket Socks e che la similarità del prodotto commercializzato da Vuitton potrebbe condurre a una violazione di tale brevetto se un osservatore medio ritenesse che i due design siano sostanzialmente identici. Infine, l’attrice sostiene che i convenuti abbiano tenuto condotte di concorrenza sleale ai sensi del paragrafo 17200 della normativa californiana, secondo il quale sono vietati “atti o pratiche commerciali illegali, sleali o fraudolenti”, tale per cui ingannare i consumatori sull'origine dei prodotti e appropriarsi indebitamente dell'avviamento di un marchio altrui è un chiaro esempio di concorrenza sleale.

 

Anche se Louis Vuitton non ha ancora presentato una memoria difensiva, potrebbe avanzare alcune difese e obiezioni, tra cui il fatto che il marchio “Pocket Socks” è descrittivo, sostenendo che “Pocket Socks” si limita a descrivere i calzini con le tasche piuttosto che servire come identificativo unico del marchio, non servendo, dunque, la funzione specifica attribuita al marchio stesso. Infatti, i termini generici e altamente descrittivi ricevono una minore protezione ed è più complesso impedire ad altri di utilizzarli. Inoltre, è evidente che i consumatori confonderanno difficilmente i calzini firmati Vuitton, distintivi, sia per il logo di Vuitton, i materiali utilizzati e il prezzo, con le offerte più casual ed economicamente meno impegnative di Pocket Socks.

 

Indipendentemente dalla notorietà del marchio e delle parti coinvolte, le corti si sforzano di proteggere i consumatori dalla confusione e di prevenire che i concorrenti disonesti approfittino del valore del marchio altrui. In particolare per le piccole imprese come Pocket Socks, Inc., difendere i propri diritti contro grandi aziende è cruciale per tutelare il proprio ruolo sul mercato, anche se, al fine di raggiungere l’obiettivo, occorre affrontare battaglie legali che, nella maggior parte dei casi, si rivelano lunghe e costose.